Il labirinto delle ombre
Remigiusz Mróz
Nord, pubblicato nel 13 maggio 2022
464 Pagine
È una serata importante per Damian, forse la più importante della sua vita. Sta per chiedere ad Ewa di sposarlo. Lei, la donna che ama.
Il suo sogno si trasforma nell'incubo più brutto, quando subiscono una terribile aggressione, dove Damian perde i sensi. Dal momento in cui si sveglia, di Ewa non c'è più traccia, scomparsa.
Sono passati dieci anni da quella sera che cambiò la sua vita, e Damian non ha mai dimenticato Ewa, non ha mai smesso di cercarla e capire perché sia svanita nel nulla.
Ma questo silenzio forse è destinato a rompersi quando un amico gli mostra una foto di Facebook che ritrae una ragazza incredibilmente simile a Ewa. Damian non ha dubbi, è lei, e si mette subito in contatto con l'ispettore incaricato al caso di Ewa.
Poco dopo però, la foto sparisce dal web, l'amico viene ritrovato morto, e Damian sente che qualcosa non quadra.
Quasi senza speranza, Damian contatta un'agenzia investigativa per trovare Ewa, e solo Kasandra, la moglie del titolare dell'agenzia, sembra volergli dare una mano e credere che Ewa sia ancora viva da qualche parte.
La loro ricerca però, segna l'inizio di una discesa nell'oscurità, dove distinguere la verita dalla menzogna è veramente difficile.
Il labirinto delle ombre arriva il Italia il 13 maggio 2021, ed è raccontato attraverso due punti di vista differenti. Damian e Kasandra si alternano per raccontare una ricerca disperata. E mentre seguiamo passo passo le azioni di Damian per ritrovare Ewa, dall'altra conosciamo il personaggio di Kasandra e ciò che, accanto all'aiuto a Damian, sta vivendo. I due personaggi sono approfonditi completamente, e l'autore è stato in grado di dare una rotondità anche ad Ewa che, seppur non presente fisicamente, è un'ombra importante che permane per tutto il romanzo e trova il modo di farsi conoscere pagina dopo pagina, risultando in tutto e per tutto parte attiva della storia, nonostante l'assenza.
È un thriller psicologico che ho trovato travolgente, l'autore insinua da subito nel lettore l'idea che la storia raccontata non è quello che sembra, ma non perde l'occasione per trattare una tematica veramente delicata, quello della violenza domestica.
Per certi versi, infatti, è un thriller che fa veramente male, a tratti sembra di ricevere un pugno nello stomaco quando si leggono le parti dedicate a Kasandra.
Quello che sta vivendo tra le mura domestiche è devastante e stritola l'anima. Ha suscitato in me un'empatia incredibile e mi ha fatto sentire sulla mia pelle lo stesso senso di impotenza che prova lei. L'autore spende pagine intere a raccontare ciò che subisce, così bene, così dettagliatamente che sembra quasi di assistere con i propri occhi, senza poter agire, a quelle scene.
Mentre leggevo, nel bel mezzo di scene cruenti in cui la mia attenzione era focalizzata solo a quelle sensazioni di dolore, ecco che un colpo di scena totalmente inaspettato a circa novanta pagine dalla fine mi ha fatto sgranare gli occhi, facendomi ricordare che stavo leggendo un thriller. Un bel thriller. Un thriller psicologico che stava continuando a sorprendermi.
La parte finale infatti, è un susseguirsi di informazioni, colpi di scena, spiegazioni, verità, e l'autore ricostruisce il puzzle scomposto dell'inizio. Anche se ho trovato la fine frettolosa, e un po' sopra le righe (ma d'altronde parliamo di un libro, frutto di immaginazione) nel complesso è un thriller psicologico che ha rispettato tutte le mie aspettative. Consigliato!